giovedì 26 maggio 2016

DOMENICA 29 MAGGIO SI RESPIRA LA NATURA SUL MONTE MATESE (CE)

Ancora un appuntamento per il mese di Maggio, ancora una giornata in mezzo alla natura in arrivo!
Nell'ambito degli eventi organizzati dal gruppo dei ragazzi del corso di Yoga Aversa, #RespiraLaNatura, Domenica 29 Maggio, andremo a passare un pò di tempo su uno dei meravigliosi luoghi della "nostra terra": il Monte Matese con la sua incantevole Valle dei Cinque Castelli.


Ci incontreremo, come al solito, nei pressi della Stazione Ferroviaria di Aversa (in prossimità del Pub Drengot), alle ore 8.00 e con le macchine raggiungeremo il punto di partenza del sentiero. 
Chiunque voglia partecipare alla gita, insieme ai ragazzi del gruppo del Corso di Yoga Aversa, non esiti a contattarci: saremo felici di avervi con noi!!! 


Ricordiamo anche che la partecipazione è gratuita e se non avete la possibilità di venire in macchina, potete sempre unirvi a qualcuno di noi. 

Si sta insieme
Si respira
Si fa un pic-nic assieme
Si pratica yoga all'aria aperta
Si condividono esperienze

IMPORTANTI RACCOMANDAZIONI: 
- Munirsi di bottigliette d'acqua e cibo per l'intera giornata (è previsto un pic-nic)

- Vestirsi a strati

- Dotarsi di cappellino (o bandana) per proteggersi dal sole

 

mercoledì 11 maggio 2016

RESPIRA LA NATURA: DOMENICA 15 MAGGIO SUL MONTE MUTRIA (PARCO REGIONALE DEL MATESE)


Non si fermano le nostre attività, non si ferma la voglia di scoprire il territorio che ci circonda.
Domenica 15 Maggio, il gruppo #RespiraLaNatura e Yoga Aversa, percorrerà i sentieri che portano sul Monte Mutria, nel bel mezzo del Parco Regionale del Matese, partendo da Bocca della Selva
Meeting Point come al solito nei pressi della Stazione Ferroviaria di Aversa (in prossimità del Pub Drengot), alle ore 8.00 e con le macchine raggiungere il punto di partenza del sentiero. 


Di seguito un pò di informazioni sull'escursione. 


Punti di appoggio:Rif. Tre Faggi (q. 1322 m), presso Bocca della Selva
Tipo di via:Via normale
Tipo di percorso:Sentiero e traccia segnata 
Difficoltà:  E (scala difficoltà)
Attrezzatura: Scarpe da Trekking
Valutazione:




Chiunque voglia partecipare all'escursione, insieme ai ragazzi del gruppo del Corso di Yoga Aversa, non esiti a contattarci: saremo felici di avervi con noi!!! 


Ricordiamo anche che la partecipazione è gratuita e se non avete la possibilità di venire in macchina, potete sempre unirvi a qualcuno di noi. 

IMPORTANTI RACCOMANDAZIONI: 
- Indossare scarpe da trekking o comunque adatte a camminare su sentieri naturali

- Munirsi di bottigliette d'acqua e cibo per l'intera giornata (è previsto un pic-nic)

- Vestirsi a strati

- Dotarsi di cappellino (o bandana) per proteggersi dal sole

Di seguito una descrizione del percorso.


Introduzione:
Il Monte Mutria domina il settore orientale del massiccio del Matese, ben riconoscibile per la sua lunga cresta ondulata che separa le provincie di Benevento e di Campobasso.
Lungo i suoi versanti si alternano ampie zone boscose e ripide pareti di roccia che custodiscono un una ricca fauna selvatica (è nota anche la presenza di lupi ed aquile reali) ed una flora rigogliosa (fitte faggete, boschi di leccio, tassi centenari, ampie praterie, ecc.). A questo splendido ambiente naturale si aggiunge l´eccezionale vista a 360° che spazia dal Tirreno all´Adriatico, dalla Marsica all´Appennino Lucano.




Accesso:

L'attraversamento della cresta del monte Mutria parte da Bocca della Selva (q. 1332 m), raggiungibile in automobile sia dal versante campano (da Piedimonte Matese oppure da Morcone) sia da quello molisano (da Guardiaregia o da Sepino).
La parte iniziale della salita (via n° 19A) è su strada asfaltata, e pertanto può essere percorsa anche con mezzi motorizzati.

Descrizione della salita:

Seguendo il sentiero n° 19A si sale dapprima lungo una serie di tornanti su strada asfaltata (fino a q. 1480 m), e successivamente su un agevole sentiero tracciato che risale attraverso una prateria, con vista sull´adiacente Monte Pastonico.
Un´indicazione su un grosso masso invita ad entrare nella faggeta, ma è possibile avanzare anche lungo un esposto sentiero panoramico sul versante S. Al termine di questo passaggio, la salita prosegue rapidamente lungo l´ampia cresta erbosa cosparsa di rocce, fino a raggiungere la piccola edicola di S. Antonio (sulla destra, affacciata sul versante beneventano) e quindi la vetta, riconoscibile soltanto per una grossa piramide di pietre bianche.

Discesa:

Come per la salita.
In alternativa, la discesa può essere effettuata proseguendo in direzione E, lungo la traccia che segue la cresta ondulata. A valle della vetta secondaria (q. 1780 m) il sentiero entra nel faggeto che ricopre il versante molisano, attraversandolo fino ad aggirare la vetta del Palumbaro (q. 1552 m, a 5 minuti dal sentiero), per poi piegare verso il fosso Crocella. Infine, avanzando lungo il letto roccioso del corso d´acqua, si arriva alla strada asfaltata che riconduce a Bocca della Selva (1,30 h dalla cima).

Note:

Al fine di evitare il lungo ritorno a Bocca della Selva lungo la strada asfaltata (circa 7 km), è richiesta la disponibilità di due automobili (o altri mezzi di trasporto) o di accompagnatori, da posizionare all´inizio ed al termine del percorso. 



fonti: http://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=1631
http://es.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=3574077

lunedì 2 maggio 2016

RESPIRA LA NATURA: DOMENICA 8 MAGGIO SULLE CIME DEI MONTI PICENTINI (AV)


Vi avevamo già annunciato qualche giorno fa, che il mese di Maggio sarebbe stato fitto di appuntamenti per noi di Yoga Aversa e per tutti voi che rendete sempre speciali, con la vostra attiva partecipazione, le nostre iniziative. 
Nell'ambito delle giornate alla scoperta dei territori naturalistici della Campania e dei dintorni, vi proponiamo un'altra magnifica esperienza provando a scalare le cime del Parco Regionale dei Monti Picentini, in provincia di Avellino. 
Domenica 8 Maggio, il gruppo #RespiraLaNatura si incamminerà dal Colle del Leone, fino a raggiungere le creste del Monte Cervialto. 



Domenica 8 Maggio, il punto di incontro sarà come al solito nei pressi della Stazione Ferroviaria di Aversa (in prossimità del Pub Drengot), alle ore 8.00 e con le macchine raggiungere il punto di partenza del sentiero. 

Di seguito un pò di informazioni sull'escursione.


Dislivello: Partenza quota 1226 m – arrivo quota 1809 m
Durata: 2 ore e mezza all'andata e 1 ora e mezza al ritorno
Difficoltà: E
Sorgenti: Non ci sono sorgenti e fontane 

Chiunque voglia partecipare all'escursione, assieme ai ragazzi del gruppo del Corso di Yoga Aversa, non esiti a contattarci: saremo felici di avervi con noi!!! 

Ricordiamo anche che la partecipazione è gratuita e se non avete la possibilità di venire in macchina, potete sempre unirvi a qualcuno di noi. 


IMPORTANTI RACCOMANDAZIONI: 
- Indossare scarpe da trekking o comunque adatte a camminare su sentieri naturali
- Munirsi di bottigliette d'acqua e cibo per l'intera giornata (è previsto un pic-nic)
- Vestirsi a strati
- Dotarsi di cappellino (o bandana) per proteggersi dal sole

Descrizione percorso:


Il sentiero che parte dal Colle del Leone rappresenta la salita più semplice ma nello stesso tempo più lunga per raggiungere la vetta della cima più alta dei Monti Picentini

Dal Lago Laceno si prosegue in direzione del ristorante “La Lucciola” dove parte una strada asfaltata che conduce a Calabritto o ad Acerno. Lungo la strada dopo aver oltrepassato il primo pianoro grande, ossia il Piano l’Acernese, e dopo aver attraversato il piccolo Piano dei Vaccari , si giunge ad un piccolo spiazzale al Valico Colle del Leone (1226 m). Lasciata l’auto tra antichi faggi si prosegue a piedi lungo la strada asfaltata sempre in direzione Calabritto-Acerno, finchè dopo circa 200 m sulla sinistra apparirà una sbarra in ferro che delimita l’accesso ad una mulattiera.
La mulattiera parte in leggera pendenza e si districa all’interno delle faggete giovani del Cervialto su un sentiero per la maggior parte uniforme ma intervallato ogni tanto da canali causati da piccoli smottamenti. Il percorso è di facile intuizione ed è delineato dai simboli del Club Alpino Italiano (sentiero numero 113). Non si incontrano particolari deviazioni se non in un primo tornante roccioso dove bisognerà proseguire verso sinistra e qualche centinaia di metri dopo aver oltrepassato un muro roccioso. Una deviazione vi potrebbe condurre sulla destra ma il sentiero principale continua nel tratto in leggera discesa per poi riprendere quota subito dopo. Prima del tratto di pianura-discesa (si intuisce subito anche da un cartello della comunità montana) è possibile con un piccolo fuoripista ben visibile, affacciarsi ad un belvedere sull’Accellica, il Monte Raiamagra e il piano l’Acernese.
Intanto la strada proseguirà a lunghi e ampi tornanti, uscendo e rientrando diverse volte nel fitto della vegetazione finchè dopo un’ora di cammino si giungerà al Valico di Filicecchio a quota 1526 m. A Filicecchio si può sostare per riprendere fiato sulle numerose rocce piatte presenti sotto gli alberi e godere del passaggio dei venti tra le chiome degli alti faggi. Filicecchio è individuabile anche grazie a dei passamani in legno che delimitano il corso esatto del sentiero, senza prendere la deviazione verso il basso che conduce al Piano Migliato.
Dal Valico, in circa 10 minuti si giunge in un tornante scoperto caratterizzato da una vista spettacolare sul Monte Polveracchio e il comprensorio dell’Eremita Marzano. Un punto di notevole interesse paesaggistico e anche naturalistico dove in estate potrete gustare gli squisiti frutti del sottobosco.
Dal belvedere il passo non è ancora molto lungo, si attraversano altre faggete giovani fino all’ingresso in un bosco di altissimi e antichi faggi e di arbusti folti ai bordi della mulattiera. L’ultimo passaggio boscoso prima di un altro tornante e dell’arrivo finale sotto le Creste del Cervialto.
Conca vetta del Monte Cervialto
Alle Creste la mulattiera prosegue ma il sentiero prende dritto per la cima superando un’altra transenna in legno. Le creste rappresentano il tratto più duro dell’intera scalata, con gradoni rocciosi e una forte pendenza che conduce rapidamente sulla vetta del Cervialto. Le cresta si dividono in 2 parti, la prima di pendenza media che si conclude su una piccola pianura che riprende poi con la seconda parte in forte pendenza. Da questa posizione si può notare la Costiera Amalfitana, i Monti Alburni e il Monti del Cilento, e facendo attenzione anche la Piana del Sele.
Concluso il secondo tratto di creste, si giunge nei pressi di una stazione idrometeorologica fotovoltaica nei pressi dell’anticima a quota 1806 m. Dall’anticima si apre il panorama sul Lago Laceno e i monti dell’Irpinia oltre che sulla caratteristica dolina carsica che caratterizza la vetta di questo Monte.
Proseguendo in senso antiorario sulla dorsale della dolina si raggiunge con qualche passaggio roccioso la vetta vera e propria a quota 1809 m dove è situato il punto trigonometrico e il libro di vetta.
Il ritorno è consigliabile per lo stesso sentiero o come unica variante con la visita all’interno della dolina carsica.