Visualizzazione post con etichetta Anastasia Cecere. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Anastasia Cecere. Mostra tutti i post

venerdì 29 marzo 2019

#RESPIRALANATURA: FLAUTO E MAGIA SUI MONTI TREBULANI

E' primavera, svegliatevi escursionisti! 

Arrivano le belle giornate, arrivano le temperature miti e continuano le nostre "avventure" e le nostre "passeggiate" alla scoperta dei favolosi luoghi che circondano la Campania. 

Domenica 07 Aprile, ci incammineremo lungo il sentiero che va dal Borgo di Croce (Caserta) a  Pizzo San Salvatore, visitando l'eremo di San Salvatore, scoprendo quindi tutta la magia dei Monti Trebulani. 

Come al solito, il gruppo #RespiraLaNatura, si incontrerà alle 08.00 nell'area parcheggio del Pub Drengot di Aversa: ovviamente chi non avesse la possibilità di venire in macchina, potrà aggregarsi a qualcuno di noi. 

Vi ricordiamo che le escursioni sono gratuite, il pranzo è a sacco e in genere, ognuno di noi, porta qualcosa da poter condividere con tutti gli altri. 

E' sempre consigliato di indossare abbigliamento da trekking o comunque comodo, di vestirsi a strati e di munirsi di acqua. 

Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci!!! VI ASPETTIAMO!!!






Di seguito un pò di informazioni relative all'escursione:

Sentiero: Borgo di Croce_Eremo S.Salvatore_Pizzo S.Salvatore 
Distanza: da 9 km circa (itinerario più semplice) fino a 13 km circa (itinerario più difficile) 
Dislivello in salita: + 500 mt circa 
Durata: 7/8 ore circa 
Difficoltà: E (per tutta la prima parte del sentiero fino a pizzo S.Salvatore)/ EE (da pizzo S.Salvatore fino a pizzo Maiulo e pizzo Madama Marta).

Elementi di interesse 
I monti trebulani, un pezzo di verde Umbria in Provincia di Caserta, sono da sempre luoghi di meditazione e di ricerca spirituale. Queste aspre cime ricoperte da boschi (che prendono il nome dall’antica città osca di Trebula Balliensis) hanno rappresentato la dimora di chi ha cercato, anche in Terra di Lavoro, una relazione più forte ed autentica con la spiritualità. Non è un caso che proprio nei trebulani sorga l’eremo di S.Salvatore: uno straordinario luogo di culto (fondato intorno all’anno mille) che ha dato ospitalità a religiosi del calibro di S.Tommaso d’Aquino (uno dei principali teologi del cristianesimo) e S.Anselmo d’Aosta (che proprio qui ha scritto la sua opera principale Cur Deus Homo). Ancora oggi, 800 anni dopo l’eremitaggio dei due teologi, tanto il cercatore spirituale quanto l’appassionato di trekking possono vivere esperienze capaci di lasciare traccia dentro sé stessi. 

Descrizione del sentiero 
Il sentiero parte dal borgo di Croce (580 m. circa): un piccolo paesino oramai quasi del tutto abbandonato. Si parcheggia e si prende la salita a fianco della piazza (cartello indicatore con tempi, consigli etc.) si sale attraversando il paese e poi diritti fino a un bivio con cartello, si prosegue per un bel sentiero gradinato nel bosco (una via Crucis fino all’eremo di S. Salvatore). 
Dopo circa 20 min. si arriva a un cartello che indica la grotta di San Michele (circa 15 min. per la deviazione) si continua per il percorso della via crucis e in breve si arriva a quota 860 mt s.l.m dove sorge l’eremo (che sembra risalire all’anno 1000). Dopo una visita alla chiesa ed essersi ristorati dalla sacralità del luogo si ritorna indietro fino al cartello che si trova poco sotto e che ci avvisa del sentiero che porta verso l’eremo di Madonna di Fradejanne, prendiamo per questa direzione e dopo meno di 10 minuti troviamo un altro cartello che ci avvisa della deviazione che porta in vetta al Pizzo S. Salvatore (1.037 metri): un sentiero che comporta qualche facile passaggio su roccette. Dal primo pizzo è possibile poi raggiungere altre due vicine cime: questo percorso comporta però qualche passaggio esposto di livello EE (non adatto a chi soffre di vertigini). Il sentiero in ogni caso ha diversi gradi di difficoltà e permette comunque a tutti di godere del panorama anche senza “avventurarsi” sui tratti più esposti. Arrivati in cima potremo godere di un panorama (meteo permettendo) che abbraccerà il Monte Miletto, il Monte Gallinola, il Golfo di Napoli, il Vesuvio, Capri, Ischia. 
Una volta arrivati alle cime si inizia quindi a scendere e si prende la strada del ritorno in direzione dell’eremo di Fradejanne da dove è possibile prendere un facile sentiero che, attraverso il bosco, arriva fino al borgo di Croce (il punto di partenza). Prima di concludere la nostra escursione ci concederemo però l’occasione di celebrare la magia dei monti trebulani. Ad un certo punto del sentiero di ritorno si apre infatti una splendida “terrazza” naturale che affaccia sulla pianura campana e sull’isola d’Ischia. 
Qui, mentre il tramonto scende su questo panorama da sogno, vivremo per qualche momento le emozioni del suono del flauto di Anastasia Cecere (un suo gradito omaggio a “respira la natura”). E magari, proprio come i nostri antenati sanniti o sidicini sapevano bene, ci accorgeremo di essere un tutt’uno con la natura che ci circonda.