Anno nuovo, escursione nuova!
Smaltite tutte le feste ci prepariamo quindi ad una nuova avventura e ad una nuova "passeggiata" alla scoperta dei favolosi luoghi che ci circondano.
Domenica 03 Marzo, ci incammineremo lungo il sentiero che va da Bomerano (Agerola) ad Amalfi.
Come al solito, il gruppo #RespiraLaNatura, si incontrerà alle 08.00 nell'area parcheggio del Pub Drengot di Aversa: ovviamente chi non avesse la possibilità di venire in macchina, potrà aggregarsi a qualcuno di noi.
Vi ricordiamo che le escursioni sono gratuite, il pranzo è a sacco e in genere, ognuno di noi, porta qualcosa da poter condividere con tutti gli altri.
E' sempre consigliato di indossare abbigliamento da trekking o comunque comodo, di vestirsi a strati e di munirsi di acqua.
Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci!!! VI ASPETTIAMO!!!
Di seguito un pò di informazioni relative all'escursione:
Alla scoperta della spiritualità nascosta della costiera: da Bomerano ad Amalfi passando per l'Orrido di Pino e il convento dei Cospiti (ritorno in bus al luogo di partenza).
Dati di sintesi
Punto di Partenza: Bomerano ( 635 mt)
Punto di arrivo: Amalfi (10mt)
Dislivello in salita: circa 460 mt
Dislivello in discesa: circa 900 mt
Km: circa 13
Durata: circa 7 ore
Difficoltà: E (escursionisti) /EE (escursionisti esperti) nel tratto per arrivare al convento dei Cospiti
Sentieri CAI: 354a, 369 a, 361
Elementi di interesse

L'escursione attraverserà alcuni dei luoghi più suggestivi e particolari della costiera amalfitana che da millenni sono ispiratori di misticismo e devozione.
Si tratta di paesaggi dove sorgono eremitaggi scavati nella roccia, piccole cappelle e conventi a picco sul mare. Il punto di partenza di questo itinerario è Bomerano (frazione di Agerola) da dove parte anche l’ormai tanto famoso quanto inflazionato sentiero degli dei.
Ma mentre il primo sentiero prosegue, quasi senza sforzo, verso Positano noi andremo in direzione contraria (e probabilmente anche "ostinata), verso Amalfi, passando per il fiordo di Furore e per l'Orrido di Pino ( il suggestivo nome di un canyon).
Camminando sugli antichi sentieri scopriremo che la costiera, al di là dell'immagine da cartolina venduta a buon mercato, è un territorio dai forti contrasti: aspre gole si alternano a rocce a picco sul mare. In questa natura, tanto splendida quanto aspra, l’uomo, nel corso di generazioni, è riuscito con grande fatica a strappare alla roccia i terrazzamenti e le numerose scalinate che caratterizzano i piccoli borghi della costiera.
Descrizione dell'escursione
La nostra escursione partirà dalla frazione Bomerano di Agerola, dotata di un comodo parcheggio. Dalla Piazza Capasso imboccheremo il sentiero 354, che condivide l’inizio con il più famoso “Sentiero degli Dei”, girando però subito a sinistra in direzione Grotte di Santa Barbara: una serie di cavità carsiche che conservano i ruderi di una arditissima gradinata che, abbarbicata alla roccia, conduceva all'eremo di Santa Barbara.
Dopo aver raggiunto la frazione di Sant’Alfonso dovremo fare attenzione lungo i circa 500 metri di strada asfaltata, fino a raggiungere di nuovo il sentiero a Furore per inoltrarci nell’Orrido del Pino e sul sentiero di Abu Tabela, che ci porterà alla frazione di San Lazzaro.
Arrivati nel borgo saliremo verso il versante sud del Monte Murillo (900 mt) prendendo il sentiero 369a (evitando la discesa a destra dove inizia la ferrata detta di "giggino"). Una volta scollinati (se le condizioni permettono) si può imboccare un ripido sentiero (livello EE) che arriva fino ai ruderi del convento dei Cospiti: uno dei luoghi della profonda spiritualità della divina costiera.
La storia di questo luogo di devozione è antica. Il primo documento scritto che attesta la presenza della struttura è datata al 1º maggio 1092. Il convento, gestito dai frati dell'Ordine Mendicante dei Francescani, fu edificato in una zona panoramica, ad un'altezza di 632 metri, sulla cuspide di uno sperone di roccia: proprio dalla sua posizione deriva il nome Cospiti. Oggi anche l’escursionista più lontano dalla spiritualità rimane quantomeno incantato davanti al panorama che da qui si gode su Amalfi (che appare vicinissima, in basso), Ravello, i Monti del Demanio, Capo d'Orso e l'azzurro del Golfo di Salerno.
