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mercoledì 12 dicembre 2018

#RESPIRA LA NATURA: BRINDISI DI NATALE SUL MONTE TIFATA

Anche se ci siamo già stati qualche anno fa (Maggio 2015), ci stuzzicava molto l'idea di andare a scambiarci gli auguri di Natale e a brindare (con del vino o anche una bottiglia di spumante) sulle pendici di quella che è la cima più "suggestiva" che domina la pianura casertana!!!

Domenica 16 Dicembre, quindi, ci recheremo sul Monte Tifata. 

Come al solito, il gruppo #RespiraLaNatura, si incontrerà alle 08.00 nell'area parcheggio del Pub Drengot di Aversa: ovviamente chi non avesse la possibilità di venire in macchina, potrà aggregarsi a qualcuno di noi. 

Vi ricordiamo che le escursioni sono gratuite, il pranzo è a sacco e in genere, ognuno di noi, porta qualcosa da poter condividere con tutti gli altri. 

E' sempre consigliato di indossare abbigliamento da trekking o comunque comodo, di vestirsi a strati e di munirsi di acqua. 

Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci!!! VI ASPETTIAMO!!!


Di seguito un pò di informazioni relative all'escursione: 

Percorso Vaccheria (Caserta)_Monte Tifata 
Dati di sintesi 
Dislivello: circa 500 mt 
Distanza percorsa: circa 6 km 
Livello di difficoltà: E 
Sono obbligatorie le scarpe da trekking

Il monte Tifata: elementi di interesse storico e naturalistico 
L'escursione avrà luogo sulla montagna sacra per i popoli italici e gli antichi romani: il monte Tifata (603 mt), la cima che da nome alle colline che chiudono ad est la pianura campana. In effetti il Tifata fa da spartiacque tra la pianura urbanizzata ed industrializzata della provincia di Napoli e Caserta e i territori che resistono ancora al degrado come l'alto casertano e il Sannio.

Questa collina era in passato ricca di sorgenti e totalmente ricoperta da boschi di querce e lecci: incontaminato habitat naturale per specie animali e vegetali. Era tanta la sacralità di questo luogo che gli antichi costruirono due templi: uno alle pendici dedicato a Diana tifatina (sulle cui fondamenta sorge la basilica di S.Angelo in Formis) e uno dedicato a Giove. Oggi la parte che affaccia sulla pianura campana, oltre ad essere stata violentata da diverse cave, è purtroppo spoglia dei boschi che la ricoprivano nel passato. Nonostante questo la natura riesce ancora a manifestare la sua forte presenza: la macchia mediterranea riempie ancora oggi l'aria dei profumi del mirto e della ginestra.

Descrizione del sentiero 
Si parte dalla località Vaccheria (frazione di Caserta), da via De Maria e poi subito a sinistra per via Francesco II di Borbone. Il sentiero inizia facendosi strada tra un boschetto di castagni per arrivara ad una radura alla base del Monte Sommacco: il primo vero punto panoramico. Qui è possibile osservare il panorama sul versante ovest che comprende la Città di Caserta e la sua splendida Reggia fino ad intravedere all’orizzonte il Vesuvio, l’isola di Capri e anche la Costiera Sorrentina, se la visibilità lo consente. 
Nella radura troviamo un piccolo rifugio che negli ultimi anni da sempre più spesso riparo a giovani che si accampano qui per passare la notte accanto ad un fuoco e godere del panorama. Vicino al rifugio inizia la prima ripida salita per la cresta del Tifata. Da qui si sviluppa la parte più bella del sentiero: in un continuo sali e scendi si attraversano una serie di anticime ricche di macchia mediterranea. Dopo il tranquillo percorso in cresta ci aspetta però un ultimo tratto ripido che ci conduce prima ad un piccolo altare ed infine alla cima (dove il CAI ha installato il libro di vetta). 
Lungo il percorso incontreremo dei ruderi o rovine denominati rispettivamente il “Tempio di Giove” e “La Cappella di San Nicola”. Sperando nella buona visibilità potremo osservare i Monti Trebulani con la sua cima più alta (Monte Maggiore 1036m), Monte Friendo, Monte la Cappella, Monte Sant’Erasmo, Monte Santa Croce del territorio di Caiazzo. E ancora più lontano il massiccio del Matese. Sul Versante Est potremo osservare il Borgo di Caserta, il Monte Virgo con alle spalle il Massicccio del Taburno-Camposauro.

venerdì 21 settembre 2018

YOGA AVERSA VA A RESPIRARE LA NATURA

Chi già conosce le attività "parallele" della nostra associazione YOGA AVERSA, sa che spesso organizziamo escursioni naturalistiche, atte ad esplorare posti e luoghi della Campania e delle regioni limitrofe, approfittando dei momenti all'aria aperta anche per praticare un pò di yoga. 
Il nostro intento è quello di unire  la voglia di scoprire il territorio che ci circonda, spesso bistrattato, di godercelo appieno e di respirare "a pieni polmoni" la NATURA!!!

Domenica 7 Ottobre, raggiungeremo PUNTA CAMPANELLA, nella parte estrema della penisola sorrentina. Il gruppo #RespiraLaNatura, si incontrerà alle 8.30 nell'area parcheggio del Pub Drengot di Aversa: ovviamente chi non avesse la possibilità di venire in macchina, potrà aggregarsi a qualcuno di noi. 

Vi ricordiamo che le escursioni sono gratuite, il pranzo è a sacco e in genere, ognuno di noi, porta qualcosa da poter condividere con tutti gli altri. 

E' sempre consigliato di indossare abbigliamento da trekking o comunque comodo, di vestirsi a strati e di munirsi di acqua. 


Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci!!!
VI ASPETTIAMO!!!

Di seguito un pò di informazioni relative all'escursione: 


Escursione Termini – Monte San Costanzo – Punta Campanella

Dati di sintesi:

* Dislivello: 450 mt
* Percorrenza: 8 km
* Tempo impiegato: 4 ore circa
* Sentieri CAI: 374, 300
* Livello di difficoltà : Escursionistico (nel tratto per raggiungere la grotta delle sirene il livello di difficoltà è di grado Escursionisti Esperti).

Attrezzatura e abbigliamento: Sono necessarie scarpe da trekking, almeno 1 litro e mezzo di acqua e abbigliamento a strati.

Questa escursione, ideata come un percorso ad anello, consente l’attraversamento della parte estrema della Penisola Sorrentina, una zona storicamente importante e rimasta ancora quasi miracolosamente selvaggia. Non è un caso che proprio in queste acque, secondo la leggenda, avevano dimora le sirene. 
Oggi le sirene non cantano più ma rimane ancora intatta la magia di una natura stupenda. Punta Campanella è infatti un’area marina protetta inserita in un paesaggio dalla elevata “biodiversità”, oggetto di studi scientifici degli studiosi di tutto il mondo. La sua varietà è favorita da particolari microclimi, dovuti ad un assetto geomorfologico accidentato, dove versanti aridi e assolati si alternano a profondi valloni, ambienti umidi ove è possibile ritrovare il raro fenomeno dell’inversione vegetazionale e numerosi endemismi botanici e faunistici. Le acque, oltre a essere ricche di reperti archeologici, sono dei veri e propri paradisi dello “snorkeling”.

Descriviamo adesso il sentiero. Si tratta di uno dei percorsi più panoramici della Campania: l’isola di Capri è lontana 4km dalla costa!

Si parte dunque dalla piazza Santa Croce di Termini (Frazione di Massa Lubrense) per imboccare via Campanella; dopo appena 100 m ci si ritrova ad un bivio: si prosegue per via del Monte con un sentiero che, tagliando la rotabile, conduce fino alla sella del Monte San Costanzo (486 mt). Dalla sommità del monte si vede tutto il paesaggio che comprende il golfo di Napoli e di Salerno, gli isolotti dei Galli e la zona di protezione integrale dell’isolotto di Vetara. Si attraversa la sella passando per la pineta. A questo punto, sulla sinistra, comparirà la Baia di Jeranto. Dall’alto si potrà identificare la ben conservata torre di Montalto e i tre pizzi che, molto probabilmente, originano l’etimologia del nome della baia.

In questo momento ci si trova sul versante sud dell’altura maggiore (496 m) che, con la sua grossa antenna di controllo per il traffico aereo, rappresenta la vetta più alta del territorio Lubrense. Siamo a questo punto in uno scenario estremamente selvaggio e suggestivo, una montagna bruciata dal sole e dal mare, qui sembra che il tempo non sia mai passato. Sulla destra, l’isola di Capri galleggia maestosa sul mare cobalto.

Adesso il sentiero inizia a perdere quota in maniera progressiva, questo è il tratto più fastidioso per le articolazioni delle nostre ginocchia!! Dopo circa 40 minuti di cammino attraverso la zona chiamata Pezzalonga, inizierà a fare capolino il Promontorium Minervae. La seconda parte dell’escursione termina sull’altura che ospita la torre di Punta Campanella (XIV sec.), luogo in cui nell’antichità sorgeva il tempio di Atena – Minerva. Il Promontorio Ateneo, come lo chiamavano i greci, ha ospitato nel corso dei secoli, per ragioni di culto o militari, templi e stazioni di commercio, opere difensive e ville patrizie. Oggi, però, non resta quasi nulla di queste opere.

Nei pressi della torre c’è un’antica scalinata che conduce fino alla grotta delle Sirene, cavità in cui il riverbero delle onde del mare, assieme ai soffusi riflessi che si insinuano da tre aperture attigue, contribuisce ad incrementare quell’aura mistica già brulicante di leggende. La scalinata è attrezzata con corde e con scale metalliche. 
Si sconsiglia vivamente la discesa a persone che soffrono di vertigini o in condizioni fisiche non adatte. Lungo questa discesa a mare è scolpita, sulla parete rocciosa, un’epigrafe rupestre in lingua osca del II secolo a.C. Essa, scoperta nel 1985 dal prof. Mario Russo, menziona i nomi dei tre Meddices Minervii (Magistrati di Minerva) che appaltarono i lavori di costruzione dell’approdo e della scala di levante che conduceva al santuario. La grotta delle Sirene ospita inoltre una delle falesie di arrampicata più famose della Campania!

E’ necessaria circa un’ora, percorrendo l’antica via Minervia (ancora parzialmente pavimentata con il basolato romano), per fare ritorno alla piazza di Santa Croce. E’ questo il momento più rilassante dell’ intera passeggiata, l’occasione ideale per contemplare quello scenario che un tempo fu il regno delle mitiche Sirene e della navigazione di Ulisse. 
Durante la salita sarà bene voltarsi indietro per ammirare il Monte San Costanzo che, con il calare della luce, ci mostra tutta la sua candida e spoglia roccia, e lascia intuire il significato del suo antico nome di Monte Canuto. Dopo poche centinaia di metri la Torre di Fossa Papa, dall’alto della sua elegante maestosità, sembra ora salutare la nostra passeggiata prima del tratto conclusivo che affaccia sulla spettacolare cala di Mitigliano dove, se le condizioni meteo permettono, sarà possibile fare anche un bagno e salutare così la stagione balneare e prepararci alla bellezza della stagione autunnale.

giovedì 12 ottobre 2017

SI RIPARTE CON RESPIRA LA NATURA

Chi già conosce le attività "parallele" di YOGA AVERSA, sa che spesso organizziamo escursioni naturalistiche per scoprire posti e luoghi della Campania e delle regioni limitrofe: la voglia di scoprire il territorio che ci circonda e di godercelo è davvero tanta!
Domenica 15 Ottobre, il gruppo #RespiraLaNatura in collaborazione con Yoga Aversa, percorrerà il sentiero che porta al Santuario del Monte Camino (960m di altitudine), partendo proprio dal borgo di Camino, Comune di Rocca d'Evandro (CE). 
Il percorso è di circa 3 km, con 40 metri di dislivello, difficoltà media, durata 1 ora e 30 circa. 
Partiremo alle 8.30 dal parcheggio del Pub Drengot di Aversa, chi non avesse la possibilità di venire in macchina, potrà aggregarsi a qualcuno di noi. 

Le escursioni sono gratuite, il pranzo è a sacco e in genere, ognuno di noi, porta qualcosa da poter condividere con tutti gli altri. 
E' sempre consigliato di indossare abbigliamento da trekking o comunque comodo, di vestirsi a strati e di munirsi di acqua. 

Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci!!!
VI ASPETTIAMO!!!

Di seguito un pò di informazioni relative al luogo che esploreremo:

Il Monte Camino (960 m slm) è situato tra i Monti Aurunci e l’appenninico Monte Cesima. Limitata ad est da scoscese rupi che precipitano verso i colli dell’antico vulcano di Roccamonfina, l’Area scende più dolce fin quasi alle rive del Garigliano verso ovest, con forre, colli e pianori boscosi. La sua posizione nella geografia dell’alto casertano ne fa un punto di estrema scenograficità e panoramicità a seconda se osservata dalle strade di fondovalle o dominandola dall’alto delle sue cime. L’Area è ricca di valori naturalistici peculiari, sia floristici che faunistici (è zona di nidificazione e caccia per rari falconiformi). Benché scarna di boschi, molti dei quali falcidiati dagli incendi (specie sul versante meridionale), di grande interesse sono alcuni biotopi di Carpinella (Carpinus orientalis) sulle falde cacuminali del Monte Camino, forse unici del suo genere per l’ubicazione. 
Floristicamente è da ritenere interessante la presenza dell’endemismo Viola calcarata (Viola pseudogracilis subsp.cassinensis). Il Monte Camino è però soprattutto noto per un omonimo piccolo santuario eretto sulla sua vetta (S. Maria di Monte Camino, risalente all’anno 1000) e per l’importanza strategica che ebbe durante l’ultimo conflitto mondiale nelle famose Battaglie del Monte Lungo e di Cassino (una postazione tedesca di cannoneggiamento era ubicata poco distante dal santuario: essa venne conquistata da un battaglione inglese tra il 3 ed il 6 dicembre 1943). 
Sulla vetta del monte oltre alla chiesetta sono anche presenti antichi resti di una Rocca, probabilmente con fini strategici per la sua posizione dominante tra le valli del Volturno e del Garigliano.


L’Area Wilderness del Monte Camino fu designata sulla scia di quella vicina del Monte Cesima e ne era quasi la gemella; due montagne aspre e selvagge che, dirimpetto l’una all’altra, creano la porta nord della Regione Campania. Una curiosità è il fatto che proprio in questa zona oggi protetta visse, per ben sette anni, fino alla sua uccisione, il famoso “Orso di Rocca d’Evandro”, come lo battezzò la stampa nei primi anni ‘70; un animale trafugato cucciolo dal Parco Nazionale d’Abruzzo e qui illecitamente liberato. (fonte: http://www.wilderness.it/aree_wilderness_scheda.asp?r=15&p=20&a=7&s=154)


Ecco un pò di link utili: 
https://hikingcampania.com/2016/11/24/monte-camino-rocca-devandro/
https://sites.google.com/site/casertaitinerari/santuario-di-monte-camino

sabato 24 settembre 2016

RESPIRA LA NATURA: SUL MONTE META TRA I CAMOSCI E I CERVI IN AMORE DEL PARCO NAZIONALE DEGLI ABBRUZZI

Presi da un'irrefrenabile voglia di andare a passeggiare e respirare nella natura, il gruppo dei ragazzi del corso di Yoga Aversa, ha deciso di organizzare un'escursione su una delle vette del Parco Nazionale degli AbruzziIl monte Meta (2241 m), una delle maggiori cime dell'Appennino abruzzese.
È situato sul confine tra Lazio, Abruzzo e Molise: tra i comuni di Alfedena (AQ), Picinisco (provincia di Frosinone) e Pizzone (provincia di Isernia, ai suoi piedi si trova il passo dei Monaci - 1981 m s.l.m.). 


Spesso conosciuta con la denominazione al femminile la Meta, dà il nome ad una catena montuosa detta Monti della Meta che dal valico di Forca d'Acero procede verso la valle di Comino meridionale e digrada nelle valli del Liri e del Volturno prendendo il nome di Mainarde nelle cime più basse e più meridionali. 


ITINERARIO:
  • Partenza ore 7,30 partenza da via Benedetto Croce, Aversa (Stazione Ferroviaria - parcheggio strisce bianche di fronte al Drengot).
  • Ritorno intorno alle ore 17,00
  • 800 metri di salita
  • No arrampicata

RACCOMANDAZIONI:


- Indossare scarpe da trekking o comunque adatte a camminare su sentieri naturali

- Munirsi di bottigliette d'acqua e cibo per l'intera giornata (è previsto un pic-nic)


- Vestirsi a strati



Chiunque voglia aggregarsi all'escursione, assieme ai ragazzi del gruppo del Corso di Yoga Aversa, non esiti a contattarci!!!



#YogaAversa #Namastè

mercoledì 11 maggio 2016

RESPIRA LA NATURA: DOMENICA 15 MAGGIO SUL MONTE MUTRIA (PARCO REGIONALE DEL MATESE)


Non si fermano le nostre attività, non si ferma la voglia di scoprire il territorio che ci circonda.
Domenica 15 Maggio, il gruppo #RespiraLaNatura e Yoga Aversa, percorrerà i sentieri che portano sul Monte Mutria, nel bel mezzo del Parco Regionale del Matese, partendo da Bocca della Selva
Meeting Point come al solito nei pressi della Stazione Ferroviaria di Aversa (in prossimità del Pub Drengot), alle ore 8.00 e con le macchine raggiungere il punto di partenza del sentiero. 


Di seguito un pò di informazioni sull'escursione. 


Punti di appoggio:Rif. Tre Faggi (q. 1322 m), presso Bocca della Selva
Tipo di via:Via normale
Tipo di percorso:Sentiero e traccia segnata 
Difficoltà:  E (scala difficoltà)
Attrezzatura: Scarpe da Trekking
Valutazione:




Chiunque voglia partecipare all'escursione, insieme ai ragazzi del gruppo del Corso di Yoga Aversa, non esiti a contattarci: saremo felici di avervi con noi!!! 


Ricordiamo anche che la partecipazione è gratuita e se non avete la possibilità di venire in macchina, potete sempre unirvi a qualcuno di noi. 

IMPORTANTI RACCOMANDAZIONI: 
- Indossare scarpe da trekking o comunque adatte a camminare su sentieri naturali

- Munirsi di bottigliette d'acqua e cibo per l'intera giornata (è previsto un pic-nic)

- Vestirsi a strati

- Dotarsi di cappellino (o bandana) per proteggersi dal sole

Di seguito una descrizione del percorso.


Introduzione:
Il Monte Mutria domina il settore orientale del massiccio del Matese, ben riconoscibile per la sua lunga cresta ondulata che separa le provincie di Benevento e di Campobasso.
Lungo i suoi versanti si alternano ampie zone boscose e ripide pareti di roccia che custodiscono un una ricca fauna selvatica (è nota anche la presenza di lupi ed aquile reali) ed una flora rigogliosa (fitte faggete, boschi di leccio, tassi centenari, ampie praterie, ecc.). A questo splendido ambiente naturale si aggiunge l´eccezionale vista a 360° che spazia dal Tirreno all´Adriatico, dalla Marsica all´Appennino Lucano.




Accesso:

L'attraversamento della cresta del monte Mutria parte da Bocca della Selva (q. 1332 m), raggiungibile in automobile sia dal versante campano (da Piedimonte Matese oppure da Morcone) sia da quello molisano (da Guardiaregia o da Sepino).
La parte iniziale della salita (via n° 19A) è su strada asfaltata, e pertanto può essere percorsa anche con mezzi motorizzati.

Descrizione della salita:

Seguendo il sentiero n° 19A si sale dapprima lungo una serie di tornanti su strada asfaltata (fino a q. 1480 m), e successivamente su un agevole sentiero tracciato che risale attraverso una prateria, con vista sull´adiacente Monte Pastonico.
Un´indicazione su un grosso masso invita ad entrare nella faggeta, ma è possibile avanzare anche lungo un esposto sentiero panoramico sul versante S. Al termine di questo passaggio, la salita prosegue rapidamente lungo l´ampia cresta erbosa cosparsa di rocce, fino a raggiungere la piccola edicola di S. Antonio (sulla destra, affacciata sul versante beneventano) e quindi la vetta, riconoscibile soltanto per una grossa piramide di pietre bianche.

Discesa:

Come per la salita.
In alternativa, la discesa può essere effettuata proseguendo in direzione E, lungo la traccia che segue la cresta ondulata. A valle della vetta secondaria (q. 1780 m) il sentiero entra nel faggeto che ricopre il versante molisano, attraversandolo fino ad aggirare la vetta del Palumbaro (q. 1552 m, a 5 minuti dal sentiero), per poi piegare verso il fosso Crocella. Infine, avanzando lungo il letto roccioso del corso d´acqua, si arriva alla strada asfaltata che riconduce a Bocca della Selva (1,30 h dalla cima).

Note:

Al fine di evitare il lungo ritorno a Bocca della Selva lungo la strada asfaltata (circa 7 km), è richiesta la disponibilità di due automobili (o altri mezzi di trasporto) o di accompagnatori, da posizionare all´inizio ed al termine del percorso. 



fonti: http://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=1631
http://es.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=3574077

venerdì 15 aprile 2016

RESPIRA LA NATURA: SABATO 16 SI MEDITA SUGLI EREMI DEL MONTE MAGGIORE (CE)

A grande richiesta, continuano le nostre escursioni all'aria aperta alla scoperta dei luoghi naturalistici che ci circondano. Dopo la bella passeggiata sul Monte Redentore (LT) [clicca qui per vedere le foto], il gruppo dei ragazzi del corso di Yoga Aversa, ha deciso di
portare l'iniziativa #RespiraLaNatura, sugli eremi del Monte Maggiore, in provincia di Caserta: con i suoi svariati luoghi di culto e meditazione. 

Ecco un pò di informazioni.

Sabato 16 Aprile: punto di incontro presso la stazione ferroviaria di Aversa (in prossimità del pub Drengot), alle ore 8,00 e partenza in macchina

Lunghezza percorso: 5 km circa
Dislivello in salita: 350 mt
Tempi di cammino: 2,30 ore (escluse soste)
Difficoltà: media

Passeggiata in ambiente montano, dall’antico borgo di Croce (600 metri) saliremo lungo la battuta via crucis nel rigoglioso bosco di carpini per raggiungere il bellissimo eremo di San Salvatore dove visiteremo la chiesetta, la cripta ed il monolite sede di arrampicata sportiva. 
Riprenderemo il cammino percorrendo in falsopiano un sentiero che aggira da sotto le cime più alte del monte Maggiore e sbuca su un valico per accedere al lato nord del monte. Qui in breve discesa raggiungiamo la cappellina di madonna di Fradejanne da dove ammireremo un vastissimo panorama su tutto l’Alto Casertano. 
Proseguiremo ripercorrendo in parte il sentiero dell’andata e poi iniziando una lunga discesa sempre all’interno del bosco per raggiungere la radura di Nocce dove sosteremo prima di proseguire la discesa tra la folta macchia mediterranea fino al ritorno a Croce.

Chiunque voglia partecipare all'escursione, assieme ai ragazzi del gruppo del Corso di Yoga Aversa, non esiti a contattarci: saremo felici di avervi con noi!!!

Ricordiamo anche che la partecipazione è gratuita e se non avete la possibilità di venire in macchina, potete sempre unirvi a qualcuno di noi. 


#YogaAversa #Namastè #RespiraLaNatura

IMPORTANTI RACCOMANDAZIONI:

- Indossare scarpe da trekking o comunque adatte a camminare su sentieri naturali
- Munirsi di bottigliette d'acqua e cibo per l'intera giornata (è previsto un pic-nic)
- Vestirsi a strati
- Dotarsi di cappellino (o bandana) per proteggersi dal sole




fonte: https://sites.google.com/site/casertaitinerari/gli-eremi-di-monte-maggiore / https://infosannio.wordpress.com/2013/06/10/caserta-passeggiata-in-natura-agli-eremi-del-monte-maggiore/

sabato 2 aprile 2016

YOGA AVERSA RESPIRA LA NATURA SUL MONTE REDENTORE (LT)

Con l'arrivo della "bella stagione" ripartono, a grande richiesta, le nostre escursioni alla scoperta dei luoghi naturalistici presenti in Campania e nei dintorni. 

Domenica 10 Aprile proveremo "la scalata" del Monte Redentore, Formia (LT). 
Punto di incontro presso la stazione ferroviaria di Aversa (in prossimità del pub Drengot), alle ore 8,00 e partenza in macchina verso Formia.

Informazioni Percorso
Partenza: Maranola (LT) (827 m) 
Mèta: Cima del Redentore (1252 m)
Catena Montuosa: Aurunci 
Tempi: 1h40' per l'andata e 1h10' per il ritorno 
Dislivello: 425 m
Segni: standard (bianchi e rossi)

Durata: 2h50' Difficoltà: Facile


Descrizione del Percorso
Veduta dal Monte Redentore
Da Formia si seguono i segnali per il centro di Maranola, da cui si prosegue per la strada asfaltata con l’indicazione “Statua del Redentore”. 
Percorso qualche chilometro di strada in salita, si parcheggia (827 s.l.m.) immediatamente sotto a un rifugio in muratura. Su di un masso sono indicati i possibili percorsi con i classici segni bianco-rossi: in una direzione il 60, 61 e 62 verso il Monte Petrella e il Monte Redentore, in un’altra direzione il 58 e 59 verso il Monte Revole e il Monte Viola.
Ci si incammina seguendo il percorso n°60, inaugurato nel 1901 appositamente per trasportare in vetta la statua del Redentore. Si costeggia da subito l’ampio vallone che domina Maranola, salendo progressivamente e raggiungendo una croce a quota 943 s.l.m. In alcuni tratti è già visibile il santuario di San Michele, incavato nella roccia e per questo ben mimetizzato.
Santuario di San Michele
Si prosegue in maniera decisa lungo il sentiero che inizia a svoltare continuamente per limitare la pendenza. A quota 1087 s.l.m. il percorso svolta a sinistra in corrispondenza di una statua della Madonna situata su una sporgenza della roccia. Poco più su è situato il santuario dedicato all’Arcangelo Michele (1142 s.l.m.), costruito attorno all’anno 830 sulle rovine di un antico oratorio.
Ripreso il sentiero, lo si percorre fino ad arrivare alla Sella Sola. La cima del Redentore è ben visibile sulla nostra destra e la si raggiunge con le ultime svolte in salita. Da qui (1252 s.l.m.) si può godere di un panorama eccezionale su Formia, Gaeta, le isole Pontine, e fin verso Ischia, Capri e il Vesuvio nelle giornate migliori. Alle nostre spalle abbiamo invece il Monte Altino, il Monte S.Angelo e il Monte Petrella che, con i suoi 1533 metri, è la cima più elevata della catena degli Aurunci.

Statua del Cristo Redentore
L’imponente statua di ghisa del Cristo Redentor fu innalzata il 29 Luglio 1901. 
Alta tre metri e pesante 21 quintali, dovette essere restaurata e ricollocata dopo che, nel 1907, un fulmine la fece crollare a terra. La statua è uno dei venti monumenti al Redentore eretti su altrettante cime italiane in occasione dell’inizio del XX secolo.
Ridiscesi alla Sella Sola (1229 s.l.m.), è possibile proseguire con i percorsi 61 e 62 verso il Monte Petrella e il Monte S.Angelo. Scendendo invece lungo lo stesso percorso fatto all’andata, si torna al parcheggio in poco più di un’ora.
Raggiunta la cima, ovviamente, ci sarà una pratica di pranayama (respirazione) e il consueto pic-nic. 


Chiunque voglia partecipare all'escursione, assieme ai ragazzi del gruppo del Corso di Yoga Aversa, non esiti a contattarci!!! 

Saremo felici di avervi con noi!!! 

Ricordiamo anche che la partecipazione è gratuita e se non avete la possibilità di venire in macchina, potete sempre unirvi a qualcuno di noi.

#YogaAversa #Namastè #RespiraLaNatura


IMPORTANTI RACCOMANDAZIONI:
- Indossare scarpe da trekking o comunque adatte a camminare su sentieri naturali
- Munirsi di bottigliette d'acqua e cibo per l'intera giornata (è previsto un pic-nic)
- Vestirsi a strati

- Dotarsi di cappellino (o bandana) per proteggersi dal sole
n.b.: ringraziamo il nostro amico Michele Di Gennaro per la concessione delle immagini. Clicca qui per vedere altre sue foto dal Monte Redentore
fonte: http://www.gambeinspalla.it/itinerario.asp?ID=12

giovedì 14 maggio 2015

Respira la Natura: Traversata del Monte Tifata, dalla Vaccheria a Sant'Angelo in Formis (CE)

Continuano le escursioni del gruppo dei Corsi di Yoga Aversa, continua #RespiraLaNatura, continua la nostra voglia di scoprire i luoghi della "Campania Felix". 

Domenica 17 Maggio proveremo la traversata del Monte Tifata, il rilievo montuoso (602 m.) che sovrasta le città di Capua e di Sant'Angelo in Formis (CE).
Veduta del Monte Tifata (fonte http://tifatabike.altervista.org)
Appartenente alla catena dell'antiappennino campano, sul confine nord della pianura campana, il monte Tifata, prende il nome dalla parola osca tifata che significa leccio, 
poichè i suoi pendii, nell'antichità, erano completamente ricoperti da boschi di lecci secolari e popolati da una ricca fauna di mammiferi di piccolo, medio e grosso taglio. I monti Tifatini sono delimitati a nord dal fiume Volturno che li separa dall'appennino sannita, hanno una forma d'arco di falce con manico e vanno dalla collina di Sant’Jorio, vicino al Volturno, fino a Cancello Scalo e comprendono i comuni di Capua, San Prisco, Casapulla, Casagiove, Caserta, Castel Morrone, Maddaloni, Valle di Maddaloni, Cervino, Durazzano, Arienzo, San Felice a Cancello e Cancello Scalo. 

Diana Tifatina
La storia del monte Tifata è ricca di aneddoti che si protraggono e si intrecciano, sin dall'epoca romana: fu sede di templi e santuari dedicati sia a divinità pagane che a santi cristiani. Infatti il più antico tempio, ivi edificato, fu dedicato a Diana Tifatina, poi quello edificato in tarda età repubblicana, dedicato a Giove Tifatino. Si racconta anche che Annibale, il generale africano, si stanziò sul monte Tifata e da lì decise di far costruire l'omonimo ponte sul fiume Volturno. Tra la fine del VI e l'inizio del VII secolo dopo Cristo, i Longobardi edificarono sulle rovine del tempio di Diana una chiesa dedicata all'Arcangelo San Michele, al quale erano molto devoti. Sulla sommità del monte, successivamente, fu costruito un santuario dedicato a Sant'Agata, patrona di Capua, ma non si conosce l'epoca della sua costruzione. Su una cima più bassa, denominata San Nicola fu costruita una chiesetta dedicata al santo. Sulla cresta occidentale del monte sono ancora ben visibili i resti di un eremo che, nel medioevo, fu abitato da un eremita, poi proclamato santo. Ovviamente le vicissitudini della storia del monte Tifata, non finiscono qui: vi si insediarono i Normanni, poi i monaci benedettini, poi i Borbone, poi Garibaldi, ci fu addirittura una cruenta battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale, tra i tedeschi e le truppe alleate.       

La nostra escursione partirà dalla località Vaccheria (non lontano da San Leucio), visiteremo il vecchio casino borbonico, sorto per volontà del Re Ferdinando di Borbone, intorno agli inizi del 1800.
Attraversata la Strada Statale 87 Sannitica, ci incammineremo sul sentiero che ci porterà al valico tra il monte Tifata ed il monte Marmolelle: da questo punto parte la salita al monte Tifata. 
Raggiunta la cima ci sarà la consueta pratica di pranayama (respirazione) e il pic-nic. 
Per la discesa imboccheremo un comodo sentiero che ci porterà nei pressi della Basilica Benedettina di Sant’Angelo in Formis: incontreremo anche i resti del convento di San Nicola, risalente al XIII secolo, edificato su di una struttura antecedente. 

Chiunque voglia partecipare all'escursione, assieme ai ragazzi del gruppo del Corso di Yoga Aversa, non esiti a contattarci!!! 

Saremo felici di avervi con noi!!! 

Ricordiamo anche che la partecipazione è gratuita e se non avete la possibilità di venire in macchina, potete sempre unirvi a qualcuno di noi.

#YogaAversa #Namastè #RespiraLaNatura


ITINERARIO:
- Ore 08:00 partenza da via Benedetto Croce, Aversa (Stazione Ferroviaria - parcheggio strisce bianche di fronte al Drengot).

- Ore 09:00 arrivo previsto presso località Vaccheria
- Partenza lungo il sentiero
- Pausa pratica di PRANAYAMA (respirazione) in vetta
- Pausa pranzo (Pic-Nic) 
- Discesa e rientro previsto intorno alle ore 17,00 ad Aversa  

IMPORTANTI RACCOMANDAZIONI:
- Indossare scarpe da trekking o comunque adatte a camminare su sentieri naturali
- Munirsi di bottigliette d'acqua e cibo per l'intera giornata (è previsto un pic-nic)
- Vestirsi a strati
- Dotarsi di cappellino (o bandana) per proteggersi dal sole

giovedì 23 aprile 2015

Respira la Natura: dai Corsi di Yoga ad Aversa alle nuvole del Monte Taburno (Benevento)

Visto il successo che sta avendo la nostra iniziativa #RespiraLaNatura, abbiamo deciso di "triplicare" il ciclo delle nostre uscite "fuori porta", alla scoperta delle ricchezze naturali situate in Campania. Dopo la Valle delle Ferriere e la Cipresseta di FontegrecaDomenica 26 Aprile, il gruppo dei  ragazzi dei Corsi di Yoga Aversa, ha scelto come meta,  la scalata dell'imponente Monte Taburno. 
Vista del Monte Taburno da Montesarchio (BN)
Situato all'interno del Parco Regionale Taburno - Camposauro, il Monte Taburno (1394 metri sul livello del mare) fa parte di un piccolo gruppo montuoso che si erge ad Ovest di Benevento, si innalza dalla Valle Caudina ed è denominato "Dormiente del Sannio", poichè sembra avere la forma di una donna supina. Dalla cima si può godere di interessanti visuali sul resto del massiccio, oltre che su tutta la Valle Caudina ed i vicini gruppi del Partenio, dei monti Picentini e del Matese. Durante alcune giornate limpide, è possibile osservare anche il Vesuvio, i monti Lattari e il Golfo di Napoli con le sue isole. 

La nostra escursione nella natura, avrà inizio dal piazzale del vecchio albergo e si snoderà attraverso cespugli di rovi, macchie verdi di aglio orsino e distese di faggi e lecci. Come di consueto, prima di arrivare in vetta, sarà prevista una sosta per praticare Pranayama (Respirazione).    

Chiunque voglia partecipare all'escursione, assieme ai ragazzi del gruppo del Corso di Yoga Aversa, non esiti a contattarci!!! Saremo felici di avervi con noi!!! Ricordiamo anche che la partecipazione è gratuita e se non avete la possibilità di venire in macchina, potete sempre unirvi a qualcuno di noi.

#YogaAversa #Namastè #RespiraLaNatura



ITINERARIO:

- Ore 08:00 partenza dall'Angolo di Cliv (Via Rosano, 55 Aversa)
- Ore 09:00 Arrivo previsto piazzale vecchio albergo strada statale 151
- Partenza attraverso il "sentiero delle nuvole"
- Pausa pratica di PRANAYAMA (respirazione) in aperta natura 
- Pausa pranzo (Pic-Nic)
- Arrivo in vetta
- Discesa e rientro previsto intorno alle ore 19,30 ad Aversa


IMPORTANTI RACCOMANDAZIONI:

- Indossare scarpe da trekking o comunque adatte a camminare su sentieri naturali
- Munirsi di bottigliette d'acqua e cibo per l'intera giornata (è previsto un pic-nic)
- Vestirsi a strati





fonti: 
http://www.agricoltura.regione.campania.it/forests/doc/vademecum-taburno.pdf
http://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=2074
http://it.wikipedia.org/wiki/Taburno_Camposauro

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